23/11/11

Il mondo sta crollando! Parte seconda: il perché.


Come spiegavo un paio di giorni fa (per chi ha perso la puntata rimando qui) la parola crisi significa: scelta, decisione! Viviamo quindi un'unica, importante e irripetibile opportunità in questo momento, ma per comprendere appieno questa grande opportunità, dobbiamo prima riuscire a capire il motivo, la vera causa di questa "crisi".
Infatti tutti, io per primo, siamo portati a dare la colpa alle classe politica collusa con lo lobbies economico-finanziarie che hanno creato questo sistema o che comunque non hanno mai avuto la forza o la voglia di cercare di cambiarlo, di modificarlo. Certamente anche questi personaggi hanno le loro colpe e le loro responsabilità ma è sempre troppo facile puntare il dito e scaricare sempre tutta la colpa sugli "altri"! Infatti sono convinto che nella realtà ognuno di noi sia in parte responsabile. Infatti tutti noi, ognuno in base alle proprie possibilità, ha sguazzato dentro questo sistema! Tutti ci siamo illusi (e probabilmente ci stiamo illudendo ancora oggi) che la felicità sia data dal possedere una bella automobile, una bel appartamento in centro, bei vestiti alla moda, un fisico in forma perfetta, un bel televisore piatto o l'ultimo modello di telefono cellulare e per ottenere questo non ci siamo posti il minimo scrupolo nell'utilizzare i "comodi" strumenti che il sistema ci ha fornito: conto correnti, carte di credito, mutui, leasing, pagamenti dilazionati, ecc.
Pertanto la colpa è soprattutto nostra, che non solo accettiamo questo sistema ma collaboriamo alla sua crescita spronati dalla voglia egoistica di avere, di possedere. Inoltre questo modo di vivere si ripercuote anche sulle relazioni personali: il consumismo non è riferito solo alle cose, agli oggetti, ma anche alle persone, persino con la propria fidanzata o con la propria moglie tendiamo ad applicare la regola del "do ut des": io ti amo, io ti do...ma pretendo che almeno tu in cambio mi dia questo o quest'altro. (ottimo esempio il post della collega Francesca, lo trovate qui)
E non ci rendiamo conto che siamo sempre ad inseguire e a rincorrere qualche cosa di irraggiungibile; infatti non appena compriamo la novità tecnologica del momento dopo pochi giorni esce il modello nuovo quindi nella realtà non siamo mai felici perché non riusciamo mai a possedere tutto quello che desideriamo, non appena abbiamo qualche cosa, desideriamo già altro! Ho fatto l'esempio di un oggetto tecnologico ma il medesimo discorso si può applicare all'abbigliamento alla moda o alla mania di mantenersi in forma che ci porta a spendere centinaia di euro in creme, trattamenti, palestre e centri benessere. Ma anche in questo caso rincorriamo l'irraggiungibile infatti, per natura, il nostro corpo è inesorabilmente destinato ad invecchiare, appassire ed infine morire.
Già la Morte....questo è il più grosso problema del nostro mondo occidentale! E' d'obbligo infatti cercare di parlarne il meno possibile, la regola non scritta: non bisogna mai parlarne seriamente. Perché la Morte rischia di minare completamente il sistema stesso! Infatti se le persone pensassero seriamente che in un batter di ciglia gli anni volano via e in brevissimo tempo ci si ritrova sul letto di morte, in molti potrebbero arrivare a pensare seriamente che forse è proprio inutile rincorrere per tutta la vita quelle cose che ho elencato prima ed in questo caso il sistema rischierebbe veramente di implodere su stesso in modo prematuro! Ma anche senza parlare di Morte, prima o poi siamo obbligati a porci delle domande e cominciare a vedere le cose in modo diverso. Lo faremo quando giungiamo ad una età dove capiamo che la fine della nostra vita terrena non è poi così lontana, oppure, come in questo periodo abbiamo l'unica e speciale possibilità, anche da giovani, di capire, provandolo direttamente sulla nostra pelle, che il sistema non regge, che è in crisi il che ci costringe ad una scelta ben definita. Come nel film Matrix possiamo scegliere: pastiglietta blu e continuare a illuderci che il sistema sia vero e reale e che possa andare avanti all'infinito oppure pastiglietta rossa, aprire gli occhi ad una realtà che inizialmente ci apparirà molto più tetra e dolorosa ma che ci aprirà la via ad un Nuovo Mondo.

Concludendo, quale è il vero "perché", la vera causa di questa crisi? Semplice: il fatto che l'Uomo, ovvero noi, per l'ennesima volta ci siamo allontanati da Dio, gli abbiamo voltato le spalle convinti di poter fare benissimo a meno di Lui. E non mi interessa se l'88% degli italiani si definisce "cattolico". Perché quella è una bella etichetta che ci piace appiccicarci addosso. Non importa nemmeno che il 37% si definisca "cattolico praticante" e vada a Messa alla Domenica ad ascoltare tante belle parole, ma poi nella quotidianità si adegua agli usi e costumi di questo mondo! Essere veramente cristiani, significa vivere la Parola (ascoltarla con il cuore quindi, non udirla) e significa voler veramente seguire le orme di Cristo. E sappiamo tutti come è finito Cristo: insultato, fustigato a sangue, schernito, torturato e ucciso appendendolo ad una croce di legni con i chiodi (un bello smacco per un falegname) facendolo morire per disidratazione dopo ore di sofferenza! Chi vuole quindi seguire davvero le Sue orme? Chi vuole quindi davvero essere un cristiano?
Ed io sono certo di quello che Egli farebbe se fosse qui ora, in mezzo a noi, in questo momento...piangerebbe! Piangerebbe nel vedere il mostro che abbiamo creato! Piangerebbe nel vedere come stiamo torturando noi stessi e i nostri cari, soprattutto vedendo lo schifo che stiamo ponendo nelle mani dei nostri figli che con tanta ipocrisia sosteniamo di tanto amare. Io non sono degno di scrivere questo, perché mi sento di non essere affatto un cristiano; si piango perché vedo lo schifo che vede Lui, ma le mie sono lacrime di coccodrillo, perché son ben consapevole di essere corresponsabile di tutto questo!

(la foto è una dimostrazione di ciò che l'uomo è in grado di fare: una fossa comune dopo una esecuzione da parte dei soldati nazisti)

Il vostro pessimista-catastrofista preferito.
manuel

3 commenti:

  1. Io ero una di quelle ragazze che,nonostante la naturalezza di fondo,passava le settimane in palestra,il week-end a scegliere i vestiti per rientrare a casa alle 23,dato che a differenza dei miei amici non concludevo la serata in disco,poi passavo le notti a leggere per ritrovare me stessa.
    Ho sempre saputo quale sarebbe stato il mio senso:fare la mamma,vivere una vita semplice.
    Oggi la palestra sono le passeggiate al mare con la bambina,compro i vestiti quando sono in saldissimo(tipo fine febbraio e settembre)e trascorro le serate sul divano col mio compagno.
    C'è stato chi ha apertamente contestato la mia scelta di non lavorare per fare la mamma,perché il mio compagno economicamente non è messo male e se io lavorassi avremmo belle auto,io potrei indossare gioielli,stare tutte le settimane dietro a trattamenti estetici. C'è stato chi,avendomi conosciuta 15enne è rimasto sconvolto dall'apprendere che non sono diventata un pezzo grosso.
    Il ricordo più bello dell'infanzia,oltre alla nascita di mia sorella,è l'immagine della mamma che mi apriva la porta quando tornavo da scuola.
    Poi ha preso il posto statale,irrifiutabile e mi ha comprato tante cose che non mi servivano e che nemmeno ricordo.
    Da piccola io dicevo alla mia mamma,abbracciandola forte:-Beeeeeeene!
    Mia figlia fa lo stesso,solo che esclama:-Coooooooccole!
    Non mi importa della carriera,dei gioielli,dei soldi,a me importa di godermi la famiglia.
    Non è detto che sia la scelta giusta,ma ora sono appagata.
    Fra

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  2. Fra, dal mio punto di vista tu sei diventata "un pezzo grosso"!
    :-)

    Stay tuned...

    ...ho già preparato un nuovo pezzo che verrà pubblicato domani mattina alle ore 8:30...infatti cerco di dare motivazioni logiche di come e perchè "crollerà il mondo", non mi diverto a "sparare" notizie apocalittiche per cercare di fare scalpore...

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  3. Personalmente trovo rivoltante la smania di possesso che si ha.
    La smania di mettersi in mostra credendo di suscitare invidia e,purtroppo a ragione,perché in tanti sono invidiosi di chi ha di più.
    Il bisogno di vivere a mille,senza un attimo libero.
    l'altro giorno è stato il compleanno di mia figlia,due anni e ha ricevuto regali per circa 500 euro,già li ha in parte persi e distrutti.
    Io non le ho fatto niente,come arriverà un pomeriggio senza pioggia,andremo a comprare le tempere e le farò fare dei lavoretti con le patate!
    Sono sicura che le picerà molto,molto di più.
    Continua Manuel,continua,oggi aspettavo impazientemente questa seconda parte!

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