20/10/11

Fai un falso profilo in Facebook? Ora è reato penale!

La rivoluzione di Facebook ha creato una serie di duplicati digitali: i famosi fake o falsi profili.
Sostituirsi sui social network ad una persona reale, creando un falso profilo fake è punibile civilmente e penalmente. Per questa tipologia di reato la legge prevede la reclusione fino ad un anno ed è possibile procedere d'ufficio. Se l'autore danneggia l'immagine d'un personaggio pubblico, per esempio, pubblicando frasi offensive che possono ledere la reputazione della persona, si può configurare anche il reato di diffamazione aggravata. Il risarcimento, in questo caso, può raggiungere cifre considerevoli da valutarsi in relazione all'episodio specifico.Sfuggire all'individuazione della polizia postale non è facile. Chi si iscrive a facebook, anche se non rende pubblici i propri dati, lascia comunque una traccia di sé. Per esempio attraverso l'indirizzo mail con cui si effettua la registrazione e dal quale possono partire le indagini . Se l'autore non ha usato particolari strumenti di anonimato, risalire alla sua identità, dunque, può risultare alquanto semplice. Se, invece, l'autore utilizza server collocati all'estero, nei quali sono assenti validi accordi o prassi di cooperazione, l'identificazione può diventare molto più complicata.
da ProtezioneAccount.BlogSpot
Anche Samuele Bersani finisce nel mirino dei ladri di identità. Un ignaro utente crea su Facebook una pagina a suo nome, senza autorizzazione, e raccoglie le adesioni dei fans: oltre 21.000 in pochi giorni, superando quelle della pagina ufficiale dell'artista. E lui, il finto Bersani, si lascia prendere la mano, sommerso dai messaggi degli ammiratori. Aggiorna la pagina, inserisce una foto vera del cantante, dice di adorare le tagliatelle e di tanto in tanto gioca con i titoli delle canzoni dell'ultimo album. Peccato però che Samuele Bersani, quello vero, non fosse stato avvisato. Non solo, ma scoperto l'imbroglio, prima diventa suo fan e poi decide di lasciargli un post in bacheca con il link della sua pagina ufficiale. Ma non tutti se ne accorgono: in tanti continuano a contattare il clone, in un gioco surreale in bilico tra finzione e realtà. Per ora, Samuele Bersani, quello vero, ha reagito sportivamente all'episodio, non nascondendo però di essere infastidito dall'utilizzo non autorizzato della propria immagine.
PRECEDENTI
Non è la prima volta che personaggi famosi finiscono nella rete dei ladri di identità o soltanto di burloni ignari delle conseguenze legali delle proprie azioni. E' toccato a Monica Bellucci, Michelle Hunziker, Fiorello, Pippo Baudo e anche a Carlo Verdone.
POSSIBILI AUTORI
Dietro a questi gesti si nascondono spesso ammiratori in cerca di visibilità o ragazzi che vogliono sentirsi vip per un giorno. Del fatto commesso dal minorenne, però, in sede civile possono rispondere anche i genitori.
CONSEGUENZE LEGALI
Creare falsi profili sui social network può costare caro. Il reato di sostituzione di persona è punito con la reclusione fino ad un anno ed è procedibile d'ufficio. Ma non finisce qui. Se l'autore va oltre, pubblicando frasi offensive che possono ledere la reputazione dell'artista clonato, può configurarsi anche il reato di diffamazione aggravata. Alla responsabilità penale, poi, si aggiunge quella civile. Il danno all'immagine nei confronti di un personaggio dello spettacolo può raggiungere cifre considerevoli da valutarsi in relazione ai singoli episodi.
TRACCE NEL WEB
Sfuggire alle conseguenze di una «goliardata» nata per gioco non è così semplice. Chi si iscrive a facebook, anche se non rende pubblici i propri dati, lascia una traccia di sé. Come un indirizzo mail da cui possono partire le indagini della polizia postale. Se l'autore non ha usato strumenti di anonimato, risalire alla sua identità può essere agevole. Se, invece, l'autore utilizza server collocati all'estero, in cui sono assenti validi accordi o prassi di cooperazione, l'identificazione può essere molto difficile. Ma, in genere, a utilizzare falsi profili di personaggi famosi sui social network sono navigatori non così esperti o pericolosi. Lasciano spesso tracce nel web, facilmente individuabili dalla polizia postale, che si avvale della collaborazione di ingegneri specializzati. Il sogno di un giorno da vip rischia allora di durare davvero poco.

Onorevole Papa in carcere: vulnus istituzionale

I deputati del Pdl Enrico Costa, Gaetano Pecorella e Maurizio Paniz hanno depositato in Giunta per le Autorizzazioni della Camera la richiesta di revoca dell'autorizzazione ''all'esecuzione della misura cautelare'' nei confronti di Alfonso Papa: il deputato del Pdl ora agli arresti a Poggioreale.
Nell'istanza si sostiene che l'arresto e' di fatto revocabile ''non esistendo un'esplicita norma che lo vieti''. Anche perche' le autorizzazioni, scrive il Pdl, ''sono di norma concesse 'sic stantibus' e sono suscettibili di revoca in ossequio al principio dell'autotutela''.
In piu', si fa notare che dal giorno in cui Papa e' stato portato a Poggioreale sono passati oltre tre mesi e che e' gia' stato richiesto il giudizio immediato. La scelta di questo tipo di rito, sostengono i capigruppo, ''impone di ritenere gia' esistente e completo il quadro probatorio''. Quindi il rischio di inquinamento delle prove o il pericolo di fuga, non si ravviserebbero piu'.
Il parlamentare viene considerato importante ''in relazione al conteggio del numero legale dell'assemblea della Camera''. La sua assenza, infatti, determinerebbe ''un apparente vulnus istituzionale''. Il Pdl, insomma, sostengono Costa, Pecorella e Paniz punta a tutelare ''il plenum assembleare che e' soggetto ad una verifica permanente da parte del Parlamento''.
I parlamentari continuano a sostenere che si e' in presenza di un ''fumus persecutionis'' sopravvenuto, anche per la frase attribuita al Procuratore della Repubblica di Napoli secondo la quale: ''Stare in galera fa male ma (Papa) non deve dimenticare che chi ce l'ha mandato e' stato il Parlamento, cioe' quelli che ora vanno a visitarlo''.
Tutto cio' premesso, Costa, Pecorella e Paniz chiedono che venga messa all'ordine del giorno l'istanza di revoca dell'autorizzazione all'arresto, appena depositata, nei confronti di Papa. Decisione che venne presa dalla Camera il 20 luglio scorso con il voto determinante dei maroniani.

Eurogendfor, chi era costui?



Su internet circolano innumerevoli "ipotesi di complotto", verso le quali io sono sempre stato molto scettico e non ho mai dato molto credito. Alcune appaiono verosimili, possibili, logiche, ma quasi sempre non si hanno prove certe e quindi personalmente non vi ho mai dato troppa importanza.
Ma questa volta non si tratta di una "ipotesi di complotto", ma di una realtà di cui io personalmente ne ignoravo totalmente l'esistenza. Non so voi, cari lettori, ma per me è stata la prima volta in vita mia che ne sentivo parlare eppure è attiva da oltre 6 anni!
Parliamo di EuroGendFor che sarebbe una sorta di acronimo franco-inglese per indicare la European Gendarmerie Force. Dal sito ufficiale, leggiamo che si tratta di "una forza di polizia Europea a statuto militare ... (con lo scopo di) rafforzare la capacità di gestire crisi internazionali".
Qui trovate lo statuto approvato e firmato dai 5 Stati che hanno stipulato questo accordo: Francia, Italia, Olanda, Spagna e Portogallo.
Ma ovviamente l'intervento di questa "forza di polizia" può essere richiesto da qualunque stato europeo.
Inutile che vi ricordi cosa è accaduto pochi giorni fa a Roma, dove mi è apparso che il tutto sia stato velocemente "archiviato" dando la colpa ai soliti scalmanati e scellerati "Black Bloc".
Ieri ad Atene durante manifestazioni di proteste ci sono stati disordini consistenti e 45 feriti (25 poliziotti e 20 manifestanti).
Qualcuno sosterebbe addirittura che questa "forza di polizia a statuto militare" sia già entrata in azione in Grecia.
Leggiamo dal Blog "voci dall'estero":

Guardate la foto. Quante forze di polizia, anche anti-sommossa, che voi sappiate, usano l'attacco a baionetta?
La forza è composta da 3000 uomini con sede in Italia (a Vicenza, ndr), in due brigate di rapida implementazione. Dal momento che la Grecia non è membro di Eurogendfor, pochi, o nessuno, dei suoi agenti/soldati parlerà greco.

...
il popolo Greco non ha votato a favore di questo trattato e di certo non gli è stato chiesto se è d'accordo che delle forze straniere quasi militari possano operare in Grecia. Se questa storia si rivela essere vera, allora significa che il governo Greco, come tutti i governi nel corso della storia che hanno perso ogni legittimità con la loro stessa gente, cerca il sostegno militare di forze esterne con cui reprimere il proprio popolo.
Non so se effettivamente l'EuroGendFor sia effettivamente già in azione in Grecia, ma io credo che sia inevitabile che lo scontento e il malumore aumenteranno e dilagheranno in Europa a partire sopratutto dai paesi PIIGS (per chi non conoscesse il significato di PIIGS, rimando qui). E ho paura che se aumenteranno le violenze aumenteranno le repressioni altrettanto violente e non ci sarà da stupirsi nel vedere entrare in azione forze militari e/o para-militari come questa. Io credo che i problemi si stiano aggravando sempre di più, giorno dopo giorno, e preoccupato mi pongo queste domande alle quali non so dare alcuna risposta certa:
Dove stiamo andando a finire? Che futuro ci attente? Che sistema abbiamo creato? Che razza di mondo stiamo lasciando ai nostri figli? Perché dovranno pagare soprattutto loro le conseguenze dei nostri errori?

Padre Tentorio ucciso da un "piano" ben organizzato


Kidapawan - "La presenza e la responsabilità di killer di alto profilo ci fa pensare a un piano ben organizzato per uccidere padre Fausto Tentorio. Le questioni aperte sono tante. Il missionario lavorava per i diritti degli indigeni e per la difesa dell'ambiente. Bisognerà continuare le indagini in questa direzione, per capire a chi desse fastidio": è quanto dice all'Agenzia Fides Sua Ecc. Mons. Jose Cabantan, Vescovo di Malaybalay e Presidente della Commissione Episcopale per i popoli indigeni a Mindanao.
Mons. Cabantan informa Fides che, di recente, p. Fausto aveva espresso il suo dissenso verso il progetto di costruzione di una grande diga, per la centrale idroelettrica "Pulangui V", la più grande di Mindanao, con una potenza di 300 Megawatt, per le province di Bukidnon e Cotabato. Secondo leader della società civile e indigeni, la diga sommergerà cimiteri, luoghi sacri, terreni agricoli e di caccia delle tribù Maguindanaon e Manobo (per cui p. Tentorio lavorava), cancellando per sempre l'identità, la cultura e lo stile di vita di 1 milione di indigeni suddivisi in 27 comunità.
Il Vescovo dice a Fides: "Chiediamo giustizia. Giustizia significa 'no' all'impunità: vogliamo che i colpevoli del delitto siano catturati e condotti davanti al tribunale. E significa che venga fatta chiarezza per smascherare i mandanti dell'omicidio: i poteri che hanno voluto eliminare un missionario che, senza paura, difendeva la dignità dei popoli emarginati e la salvaguardia del creato".
"Siamo profondamente colpiti e addolorati per il tragico evento. Lavoravamo a stretto contatto con p. Tentorio e solo un mese fa abbiamo avuto l'ultima riunione della nostra Commissione pastorale per gli indigeni. Era vicino alle comunità indigene e ha dedicato la vita al loro sviluppo. Ha ridato loro una speranza. Gli indigeni non la perderanno: continueranno il lavoro in sua memoria, così come nella Commissione proseguiremo i programmi di istruzione e sviluppo da lui avviati".(Agenzia Fides 19/10/2011)

Nubifragio a Roma: va in scena la tragicommedia italiana

foto G. Gibertini. Roma quando piove
La tragedia c'è: trovato un morto. Un anziano signore è morto annegato in un semi interrato. Una preghiera per lui.
Poi vi è la commedia all'italiana. Metropolitane chiuse, Napolitano che non riesce a partire per Pisa, i lavori della Camera de Deputati che iniziano in ritardo, la gente che torna a casa e non va al lavoro, il Sindaco che interviene alla televisione dice che il Nubifragio era imprevedibile e che chiunque starà a casa sarà giustificato, impossibile prendere un Taxi, impossibile camminare sia a piedi, peggio ancora con la macchina o con lo scooter.
I tombini riversano per le strade tanta acqua e la Capitale ancora dà una prova inequivocabile di inefficienza ed approssimazione.
Da dieci anni vivo a Roma e la situazione è sempre la stessa: appena piove è sempre una commedia che, a volte, purtroppo, sfocia in tragedia.
La protezione civile ha aperto un numero verde per sapere che cosa fare a Roma, come muoversi e forse anche come vestirsi e come asciugare i panni.
Ecco il numero: 800854854.
Sotto, dalla nostra finestra, clacson e caos e luci accese che è molto buio.
Questa è la Capitale quando piove. Nelle altre capitali d'Europa che succede quando vi è una pioggia improvvisa?

Brevettare l'uomo, anche se embrione, non si può: ed abortirlo?

Molti esultano oggi per il doppio successo ottenuto dalla "vita" (non da noi poveri cavalieri per la vita) e proveniente dalla Corte di Giustizia Europea che in poche parole dice queste due cose:
1. Non è brevettabile un procedimento che, ricorrendo al prelievo di cellule staminali ricavate da un embrione umano nello stadio di blastocisti, comporta la distruzione dell'embrione. L’utilizzazione per finalità terapeutiche o diagnostiche che si applichi all’embrione umano e sia utile a quest’ultimo può essere oggetto di brevetto, ma la sua utilizzazione a fini di ricerca scientifica non è brevettabile.
2. Inoltre la sentenza si spinge oltre evidenziando il fatto che «non possa essere oggetto di brevetto neppure l’ottenimento di una cellula staminale al livello di blastocisti (primissimi giorni dalla fecondazione, ndr) che implichi la distruzione dell’embrione».
Quindi l'embrione è vita umana, non brevettabile, sin dal suo concepimento, dalle prime ore!
Esultano tutti, e giustamente, a cominciare dalla Comece (Commissione degli episcopati della Comunità Europea), per passare alle varie associazioni pro life, ai vari parlamentari che si auto definiscono pro life ed arrivare sino ai bioeticisti ed alle persone di buon senso.
Esultiamo anche noi con loro.
Questo vuol dire fermare la scienza e la ricerca?
No! Vuol dire incanalare la scienza e la ricerca verso altre strade, che già ci sono però non vengono percorse per questioni economiche e di comodo: bisogna promuovere campi di ricerca già esistenti e promettenti che possono combinare il rispetto della vita umana con trattamenti efficaci e innovativi per guarire i pazienti.
«Un principio fondamentale della bioetica è che il rispetto della persona umana viene prima delle esigenze della ricerca scientifica» dice Francesco D'Agostino su Avvenire
La Corte Ue dice: poiché qualcuno ha dubbi sulla nozione di embrione, ed è in gioco la difesa della dignità umana, è coerente estendere al massimo questa nozione. I latini dicevano: in dubiis abstine (nei casi dubbi astieniti).
Qui il dubbio è gigantesco, è tra la vita e la morte.
Bene ha fatto quindi la Corte Europea ad astenersi ed a preferire la vita: fosse fatto lo stesso sulle legislazioni europee mondiale contro la vita e per le fecondazioni artificiali, o nelle campagne di diffusione di presunti contraccettivi che altro non sono che abortivi, milioni di bambini in più sarebbero qui ad esultare con noi.
Giorgio Gibertini

Champions League, terza giornata - mercoledì -


Anche il Milan vince in Champions, battendo Il Bate Borisov per 2-0 con reti di Ibrahimovic nel primo tempo e di Boateng nel secondo. Con questa vittoria il Milan resta in testa al girone assieme al Barcellona, che ha battuto fuori casa il Viktoria Plzen. Per i due team la qualificazione è ad un passo, basta che vincano la prossima gara.

Nel girone E il Bayer Leverkusen sconfigge il Valencia 2-1 portandosi così al secondo posto con 5 punti; Valencia che rimane a 2, dovrà vincere la prossima gara per sperare ancora nel passaggio del turno. Passeggia il Chelsea in casa contro il Genk, con 5 reti - doppietta di Torres -. Inglesi al comando con 7 punti, Genk ad 1 punto.

Importante vittoria dell'Arsenal in casa del Marsiglia per 1-0, con cui i Gunners passano in testa al girone con 7 punti; transalpini che restano a 6. Nell'altra gara del girone F, i greci dell'Olimpiacos battono il Borussia Dortmund per 3-1 e si portano a 3, lasciando i tedeschi all'ultimo posto con 1 punto.

Colpaccio dell'Apoel, che strappa un punto contro il Porto e rimanendo sorprendentemente in testa con 5 punti, nel girone G; il Porto passato in vantaggio, si è visto recuperare e col punto guadagnato si porta a 4, a parimerito con lo Zenit, che pareggia per 2-2 in casa dello Shaktar. La squadra di Spalletti, andata due volte sotto, è riuscita a recuperare. Lo Shaktar rimane fanalino di coda con 2 punti.

Ora siamo al giro di boa, tra due settimane si riaffronteranno le stesse squadre a campi invertiti, potrebbero arrivare i primi verdetti. Le squadre tedesche vanno a livello altisonante, con un Bayern in testa, il Bayer Leverkusen secondo ed un Borussia Dortmund ultimo, con poche chance di qualificarsi. Vanno meglio le inglesi con 2 squadre in testa - Chelsea ed Arsenal -, una seconda - il Manchester United - ed il City terzo.

In Spagna, se Real e Barcellona sono dei rulli, Valencia e Villareal sono messe male; le francesi sono quelle messe peggio, col Lione terzo, il Lille ultimo e il Marsiglia secondo. E le italiane? Dopo aver perso l'Udinese ai preliminari - che ora sta ben figurando in Europa League -, abbiamo Inter e Milan in testa e Napoli seconda. Ma è presto per i bilanci definitivi, mancano ben tre giornate, vedremo il bilancio finale del primo turno.

Foto tratta da Stadiosport