19/11/11

Fermata Piemonte: raccontare l'accoglienza, disegnare l'integrazione

L'iniziativa, promossa dal consorzio Connecting People e da Fondazione Xenagos in collaborazione con Confcooperative Torino e consorzio Kairòs, prevede due momenti:
29 novembre ore 18,30 - 23,00
FORME E RAPPRESENTAZIONI. SERATA DI ARTISTI E OPERE A CONFRONTO SULLA RAPPRESENTAZIONE DEI MIGRANTI E DELLE MIGRAZIONI
Il programma della serata prevede tra l'altro la proiezione del film Cose dell'altro Mondo seguita da una conversazione del pubblico con il regista, Francesco Patierno, presente per l'occasione. L'idea della serata nasce dalla consapevolezza, sempre più radicata, che la modalità di raffigurare i fatti migratori, in opere e media destinati al grande pubblico, possa influenzare, e talvolta determinare, l'esito dei processi di integrazione e la qualità della convivenza tra culture differenti.
30 novembre ore 9,00 - 17,30
IL CONVEGNO
La giornata di riflessione presenterà in particolare l'esperienza piemontese del consorzio Connecting People che pur non essendo noto al grande pubblico, ha svolto un ruolo chiave nell’emergenza Nord Africa, accogliendo circa 15.000 persone in tutta Italia (11.000 solo a Manduria) e in Piemonte oltre 450 (il 25% del totale). Nella gestione ordinaria dei centri ministeriali è oggi uno degli enti gestori più noti e collabora attivamente con OIM, Università La Sapienza, AICCRE.
Le tre tavole rotonde previste saranno moderate da giornalisti di livello che condurranno il confronto tra i numerosi relatori, rappresentanti di enti protagonisti della scena torinese, nazionale e internazionale.
FERMATA PIEMONTE.
RACCONTARE L'ACCOGLIENZA, DISEGNARE L'INTEGRAZIONE 
29/30 novembre
sala conferenze GAM
via Magenta 31 - Torino 

20 novembre: giornata dei Diritti dell'Infanzia


Domani,20 novembre,è la Giornata universale dei Diritti dell'Infanzia,voluta dalle Nazioni Unite dopo la Convenzione sui Diritti dell'Infanzia del 20 novembre 1989,preceduta ben trentacinque anni prima,il 20 novembre 1954,dalla Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo.
Quando si trattano queste tematiche,i primi che ci vengono in mente sono i bambini del terzo mondo,affetti da virus mortali,primo tra tutti l'HIV,ma non solo,purtroppo;quelli costretti a lavorare per produrre oggetti ed indumenti che noi di quest'altra parte del mondo usiamo quotidianamente;quelli che addirittura sono obbligati a prostituirsi,spacciare droga;quelli che vengono abusati sessualmente e percossi;quelli che non ricevono amore.
Mi ricordo ancora di un documentario che vidi più di 10 anni fa sulla guerra civile in Sierra Leone o,meglio,mi ricordo l'immagine di una bambina di 4 anni che indossava un vestitino a righe bianche e rosa e alla quale era stato amputato il braccio destro al di sopra del gomito. Per pura barbarie. E come a lei,anche a moltissimi altri.
Se siamo realisti,salvo evitare di acquistare determinate cose,possiamo fare ben poco per tutelare tutte le creature a cui viene negata o rovinata l'infanzia.
Ma possiamo iniziare dai nostri figli:evitandogli la schiavitù tipicamente occidentale alle apparenze;risparmiandogli pranzi e cene fuori interminabili durante le quali spesso crollano addormentati sulle sedie e ci divertiamo solo noi;ascoltando le loro motivazioni quando vogliono o non vogliono fare qualcosa;non essere convinti che siccome sono piccoli è un nostro diritto in qualità di genitori,obbligarli a fare quello che vogliamo noi.
Domani,20 novembre,sarà anche il secondo compleanno della mia cucciola.

Riforme: Monti ripercorre la strada tracciata dal PDL

Il governo Monti non parte da zero. Né cancella intere riforme, come fece nel 2006 Romano Prodi. Nel chiedere la fiducia, il nuovo presidente del Consiglio ha citato una lunga serie di provvedimenti firmati dal centrodestra di Silvio Berlusconi, ai quali intende dare piena attuazione e che costituiranno la cornice del suo programma: anche se, visti i nuovi attacchi ai debiti dei paesi euro – non più solo all’Italia, ora è presa di mira la Francia con la sua tripla A – sarà necessaria una nuova manovra di emergenza.
Non solo. Mario Monti, come già nello sciogliere la riserva, ha di nuovo rivolto “un pensiero rispettoso” a Berlusconi “che ha facilitato in questi giorni la mia successione”.
Ma vediamo le riforme e le misure che il centrodestra lascia in eredità all’esecutivo tecnico.
· La legge di stabilità al cui interno sono inserite le 39 risposte alle altrettante domande della Commissione europea. Si tratta del maggiore impegno assunto dal Paese con l’Europa.
· Il pareggio di bilancio da conseguire nel 2013.
· La doppia manovra estiva con gli interventi su fisco, previdenza e mercato del lavoro (argomento che approfondiamo a parte).
· Il piano per le infrastrutture, sul quale il centrodestra ha puntato fin dall’inizio attraverso la legge obiettivo, e che non è certo rimasto a livello di intenzioni: basta ricordare l’alta velocità, la Tav, il passante di Mestre, la Salerno-Reggio Calabria, la Pedemontana, il terzo valico Genova-Nord Europa, e molto altro. Bene: sulle infrastrutture sia Monti sia Corrado Passera attribuiscono il ruolo centrale nel rilanciare la crescita.
· Scuola e università. Monti intende non solo mantenere ma implementare la riforma Gelmini estendendo a tutti i livelli i criteri meritocratici (test Invalsi) e completando l’attuazione dei decreti attuativi.
· Riforma fiscale. Anche questa citata più volte: la delega del precedente governo verrà attuata, a cominciare dal suo principio fondante, lo spostamento del peso delle tasse dai redditi ai consumi, dalle persone alle cose; con il disboscamento delle varie centinaia di sgravi spesso ingiustificati.
· Riforma del lavoro. In perfetta continuità con il governo Berlusconi si legge chiara nelle parole di Monti l’intenzione di scardinare quel complesso di norme che ingessano da decenni il mercato del lavoro (“alcuni fin troppo tutelati”) e affondano la produttività del Paese. La volontà espressa dal neo-premier di spostare il baricentro della contrattazione in direzione aziendale sta esattamente sulla strada battuta dal nostro governo con il tanto contestato articolo 8 della manovra estiva e la detassazione dei premi di produzione e del lavoro straordinario.
· Costi della politica. Conferma dei tagli ai privilegi degli eletti, e soprattutto della abolizione delle province: per ora con il trasferimento delle loro competenze alle regioni o ai comuni, e quindi con una necessaria legge di riforma costituzionale. E’ lo stesso percorso deciso dal centrodestra e in particolare dal Pdl. E qui vale la pena di ricordare che tutto ciò, con l’aggiunta della riduzione dei parlamentari e della fine del bicameralismo perfetto, era già stabilito dalla riforma istituzionale approvata dal governo Berlusconi 2001-2006, e poi cancellata dalla sinistra. Che portò in piazza Oscar Luigi Scalfaro con lo slogan “difendiamo la Costituzione”.
Di Paolo

Dal bouquet al dpi: storie di (stra)ordinaria integrazione

Tra il paese di Lemie e gli ospiti del centro c'è stato un contatto, uno di quelli veri, che cambiano l'identità dei soggetti coinvolti. Secondo il filosofo Lévinas, l'incontro con l’altro è la dimensione fondamentale dell’esistenza, la fonte dell’etica e dell’identità: è nell’incontro con l’altro che si realizza la possibilità di essere se stessi.
Come spesso accade nei paesi piccoli - e Lemie ha 90 abitanti - il sindaco in prima persona si è messo in gioco. Ma Giacomo Liso lo ha fatto in modo decisamente originale, aprendo anche alcuni momenti della propria vita privata alle trentasei persone arrivate i primi di maggio dall'Africa.
Come Lemie fosse casa sua. E si preoccupasse di far sentire a casa anche i propri ospiti. Ma non solo. Tutto ciò, con lo stesso riguardo di prima per gli altri abitanti della casa comune.
Si confronta con le sfide dell'accoglienza con spontaneità contagiosa, Giacomo Liso. Alto, dinoccolato e, in mezzo alla barba grigia, un sorriso frequente e saggio di chi sembra aver sempre vestito i panni di chi apre le porte a profughi subsahariani in fuga dalla Libia in guerra.
Signor sindaco, sappiamo che ha invitato gli ospiti della struttura di accoglienza alla festa di matrimonio di sua figlia. Come è andata?
Hanno partecipato al taglio della torta e al rinfresco di chiusura, previsto nel pomeriggio. La loro presenza ha forse spiazzato alcuni degli altri invitati. Gli ospiti all'inizio sembravano un po' intimoriti dal contesto, diverso dall'abituale. Piano, piano, una volta vinta la timidezza - aiutati molto anche dai loro ragazzini che depredavano le scodelle dei confetti - si sono ambientati. Alla fine, ho dovuto contenere il loro entusiasmo, perché, non conoscendo le nostre tradizioni, si stavano impadronendo di molte bomboniere e del bouquet della sposa. Comunque è stato simpatico e credo che si siano divertiti.
Oltre a partecipare a momenti di festa, gli ospiti sono stati coinvolti anche in attività di volontariato o “di restituzione”, cioè una forma di ringraziamento nei confronti del paese che ha dato loro un tetto e doni di vario tipo. In che cosa sono stati impegnati?
Per adesso, l'unica modalità per dar loro un'occupazione è il volontariato, perché per un'assunzione regolare occorre aspettare sei mesi dalla richiesta di asilo. I ragazzi hanno imbiancato i nuovi locali della biblioteca comunale e provveduto alla ricollocazione dei volumi nel nuovo sito. Hanno collaborato con il nostro cantoniere alla manutenzione ordinaria di una strada, ripulendo le canaline di sgrondo. Hanno dato una mano a installare due nuovi giochi nell'area bimbi del parco. Non hanno avuto ricompense in denaro, ma dei biglietti dell'autobus per Torino, mi ha detto il direttore del centro.
E per il futuro che cosa si immagina?
Credo sia venuto il momento di fare il passo più importante, avviando un'attività sistematica nel settore ambientale e cercando di creare delle opportunità di assunzione per alcuni degli ospiti all'interno di imprese. Mi sono permesso di scrivere diverse lettere ad aziende, chiedendo degli indumenti da lavoro e dei dpi per i nostri ospiti. Ho specificato che nell'attesa che si definisca il loro status, sono disponibili a un'attività di volontariato - o “di restituzione” - in ambito ambientale, ma sono sprovvisti di indumenti adatti. Ho anche sottolineato come la costrizione a non svolgere attività lavorativa possa diventare lesiva dell'identità personale e fonte di disagio per la comunità tutta.
Serena Naldini di Connecting People