23/05/12

In ricordo degli uomini della scorta di Falcone e Borsellino


Vito Schifani  27 anni,
Antonio Montinaro 30 anni
Rocco Dicillo 30 anni
Emanuela Loi 24 anni
Agostino Catalano 43 anni
Vincenzo Li Muli 22 anni
Walter Eddie Cosina 30 anni
Claudio Traina 26 anni.

In questo periodo si sente più forte il dovere di ricordare, ricordare uomini grandi come Falcone e Borsellino ed è giusto onorarne il loro passaggio sulla terra con un sostantivo che troppo poco spesso abita in noi: esempio.
Mi piacerebbe anche ricordare però, allo stesso modo, con gli stessi sentimenti, quei ragazzi che hanno donato le loro vite per tentare di proteggere quegli uomini.
Mi sono permesso di elencarli e di indicarne l'età. La giovane età.
Mi piace immaginare quei ragazzi come dita di due mani che hanno custodito, sul loro palmo, una vita,  che hanno sacrificato i propri affetti, il loro tempo libero, il loro giovane vivere per il bene di un altro.
Non credete! Un lavoro come quello di uomo addetto alla scorta non è semplice, il peso della responsabilità che si ha nei confronti dello scortato grava sull'anima tutti i giorni, tutti i minuti, anche quando sei “libero” e finalmente  puoi startene con i tuoi affetti. Ma anche in quei momenti gioiosi, la tua anima è con gli altri colleghi e preghi in cuor tuo, silenziosamente, che tornino a casa  a fine giornata. Sorridi alla vita e non perdi mai la speranza che, anche oggi, si possa tornare a casa per prenderti il sorriso e l'abbraccio dei tuoi cari.
In molti penseranno che quegli “angeli custodi” siano pagati anche per saltare in aria, pagati per lasciare vedove ed orfani, pagati per avere uno splendido funerale di stato! Ma ricordiamoci che dentro ad una uniforme abita un uomo, con il proprio cuore, le proprie paure, i propri dubbi ed i propri affetti, uomini da cui si pretende un comportamento da automa, uomini che si vedono come nemici........
Bene a questo punto mi piacerebbe che per oggi ci fermassimo un momento e pensassimo a chi cadde in quel 1992 a distanza di pochi giorni gli uni dagli altri, e li affidassimo ancora una volta a Colui che nelle sue mani protegge tutta l'umanità.
Mi piace immaginare quei ragazzi che, insieme a Giovanni e a Paolo, seduti ad una tavola ci sorridano e ci proteggano, come hanno fatto per una bella porzione della loro breve vita.
Allora li voglio salutare uno ad uno: ciao Vito, ciao Antonio, ciao Rocco, ciao Emanuela, ciao Agostino, ciao Vincenzo, ciao Walter, ciao Claudio.
Arrivederci e proteggeteci sempre!

Paolo Metropolitano

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