11/02/12

Fotografia - Photo Of The Week N° 27 - Il Calore Del Grano

Carissimi lettori, buon Venerdì a tutti!
Eccoci pronti anche questa settimana per visionare un nuovo scatto, per provare una nuova emozione.
Alzi la mano chi di voi, in questi giorni di freddo siberiano e di tanta neve come l'abbiamo vista solo in cartolina, non ha pensato almeno una volta all'estate. Al caldo sole di Giugno, quello che ti impedisce di uscire nelle prime ore pomeridiane, che ti costringe a cercare uno spiraglio d'ombra in mezzo a un campo, dove gustare una bevanda ghiacciata...
Vedo che non sono l'unico! Per questo motivo oggi, accompagnati dal talento di Cinzia, facciamo un salto in avanti verso i prossimi mesi estivi. Ci lasciamo trasportare del quel senso di calore che solo una camminata in mezzo ai campi di fumento può regalarci.
Sperando di avervi riscaldato un po', auguro a tutti Buona Fotografia. Alla prossima settimana!




Autore: Cinzia
Abito in una bella cittadina, Treviso e da poco mi sono avvicinata al fantastico mondo della fotografia...così, per caso, scattando qualche foto da mettere sul mio blog...fotografare è divenuta una passione, quasi una droga...fotografare mi rilassa, mi emoziona, mi da gioia...oramai io e la mia macchina fotografica siamo divenute inseparabili!




Foto:
I campi di frumento mi hanno attratta fin da piccola, nn so il perchè...mi piace passarvi accanto, sentire il fruscio delle spighe al passaggio di Messer Vento, vederle piegarsi, quasi fare un inchino...osservandole mi vien da pensare all'immenso e meraviglioso processo che compie madre natura...la spiga vive un periodo buio, silenzioso, cresce e poi eccola esplodere al sole, vivere...  capita anche a noi  di passare dei periodi bui, silenziosi, ma dobbiamo sempre e comunque ritrovare quella forza che ci fa risalire, rivedere la luce, il sole...proprio come la spiga di frumento...


Blog:
http://pistacchioenocciola.blogspot.com/


Come partecipare
Volete che un vostro scatto sia la prossima "Photo of The Week"?
Non dovete far altro che mandare una mail a servlad90@yahoo.it con il vostro scatto, preferibilmente in alta qualità. La foto dovrà essere accompagnata da un titolo, da una breve descrizione dello scatto, del supporto che avete utilizzato e di eventuali effetti impiegati. Inoltre è gradita una vostra breve biografia, in modo che il nostro pubblico possa conoscervi. Nel caso in cui abbiate un blog dove pubblicate le vostre foto, vi invitiamo a segnalarcelo. Buona Fotografia a tutti!

IL GIORNO PRIMO E L’OTTAVO/11. Buona domenica… magari in silenzio!


“Non ho niente da dirti. Mi è sempre piaciuto ascoltarti parlare: non dici mai cose scontate, ma sempre qualcosa per me nuovo che a pensarci, poi, concordo sempre. Sei così profondo e non superficiale, in ogni cosa: anche per questo ti ho costantemente cercato!”

"Ho l'AIDS"e rapina giornalista. Notizia passata, riflessione fresca fresca

E'successo quattro giorni fa che una giornalista sia stata fermata e minacciata mentre percorreva il sottopassaggio della stazione del mio paese. Da chi? Da un ragazzo. Un ragazzo che puntandole contro una siringa le ha urlato:-Ho l'AIDS,se non vuoi che ti punga dammi tutto.Così le ha sottratto varie cose,tra cui un portatile. La notizia è rimbalzata sulle cronache delle testate locali, non è fresca,non la riporto su Frews come fatto in sé e per sé. Anche perché tra noi frewsiani c'è chi abita in grandi città e sarà ovviamente avvezzo ad episodi come quello descritto. Si, in tutte le epoche c'è stata criminalità,ci sono territori in Italia in cui la morte o il grave danno a qualcuno da parte di qualcun altro sono routine quotidiana ecc.A me spaventa, non so se ci avete fatto caso,che azioni definibili da"border-line"stiano dilagando, stiano assumendo i connotati di una consuetudine con cui dobbiamo fare i conti. Così io vivo con preoccupazione l'aperitivo pomeridiano di mia sorella al rinomato bar di quella zona, perché non è detto che quando esca di lì una sventura simile non capiti anche a lei. E questa era un'ansia che quando qualche anno fa uscivo io mia madre non doveva avere. Erano notevolmente, sproporzionatamente inferiori le probabilità, allora, che si verificasse una circostanza così. Oggi dobbiamo convivere con queste consapevolezze. I tossici del passato, benché tossici, almeno in questa zona ed in altre tranquille come questa,avevano una loro etica. Di questi tempi tutto, tutto si sta sgretolando, ci stiamo incenerendo sopra noi stessi. Forse perché per primi quelli che stanno bene, si sono dimenticati di Dio,che è coscienza, tra le altre cose. Quindi, in periodi trascorsi magari un drogato proveniva da una famiglia che gli aveva insegnato buone cose e nei momenti bui poteva ricordarle, adesso, perfino le famiglie concorrono ad educare i figli secondo la logica che"il fine giustifica i mezzi". E quando ci si aggiunge la deviazione della droga o di altri brutti vizi, ecco che si diventa mine vaganti. Senza Dio. Ed è molto probabile che questo post sia molto stupido.

Povera Siria... La fame di potere si ciba di innocenti



Quando nel 2009 sono andato a studiare in Siria, precisamente ad Aleppo, in ogni stanza di qualsiasi ufficio pubblico c'era il volto trionfante di Bashar al-Asad, il presidente della Repubblica Siriana. Anche sui muri dei bar e dei ristoranti, ovunque il suo volto sembrava controllare a vista il suo popolo. Facebook era vietato già allora, e quando andavo all'internet point per contattare i miei familiari, mi affidavo all'ingegno di un giovane informatico autoctono, che riusciva a farmi connettere al social network eludendo abilmente il sistema. Mentre in Italia quando si esauriscono gli argomenti della conversazione si parla solitamente del tempo, in Siria si discute invece di quanto sia bravo e forte Bashar, di come stia portando in alto la Siria, e con quanta fermezza e orgoglio abbia osato opporsi apertamente ad Israele, che massacra ed umilia quotidianamente il popolo palestinese. Bashar aveva convinto anche me, sembrava dare stabilità e prosperità al paese, avevo acquistato qualche portachiavi con delle immagini che lo ritraevano in divisa militare con lo sguardo sicuro e confidente. Ascoltavo spesso una canzone del noto cantautore George Wassouf che lo elogiava a gran voce, come facevano gli antichi poeti per i loro padroni. Tre anni dopo è proprio il grande Bashar al-Asad a bombardare Homs, la terza città siriana per numero di abitanti subito dopo Damasco ed Aleppo. Proprio il portavoce del popolo arabo oppresso diventa improvvisamente un feroce assassino della sua stessa gente. Centinaia di morti massacrati. Sul sito internet dell'ormai celeberrima emittente araba al-Jazeera ho visto le immagini di bambini con le gambe amputate, con il sangue sul viso. Ho visto i cadaveri di donne, uomini e giovani ragazzi innocenti. Ho pensato subito a Gaza. In questo caso non c'entra Israele, non c'entrano ebraismo, cristianesimo o islam, è una questione interna alla Siria, ma la storia è sempre quella. La stessa di Ben Ali in Tunisia, quella di Hosni Mubarak in Egitto o quella di Gheddafi in Libia: dittatori pronti a tutto pur di non perdere il potere. Quanto è bello il potere! Quanto è stupido l'uomo. Non sappiamo imparare dai nostri stessi errori, dalla storia, dalle guerre, dall'inesorabile fine che spetta ad ogni dittatore ed oppressore del proprio popolo. Sempre la stessa storia, sempre lo stesso finale: morte e disperazione. Perchè? Quanto ancora dovremo veder giocare questi idioti con le vite della gente, quanti innocenti ancora divorerà la fame di potere di qualche esaltato? Sono sicuro che Bashar pensa di essere nel giusto. La Russia gli ha permesso di massacrare a tutto campo il suo popolo senza che la comunità internazionale possa intervenire. Ecco il vero volto del leone ( ironia della sorte Asad in arabo significa proprio leone), ecco il vero volto del dittatore di una finta Repubblica. Cari siriani, cominciate a togliere dal chiodo le foto del presidente, io ho buttato via tutti i portachiavi, e del grande George Wassouf continuo ad ascoltare tutte le canzoni tranne una.