01/03/12

Il cuore di Hachiko (lo conoscete?) che ogni cane ha





Pierrot vende gli agrumi su un banchetto di legno poco prima di una rotatoria.E'sempre lì,con qualsiasi condizione climatica.E con lui c'è il suo amico del cuore,piccolo,bianco,pieno di pelo lungo e liscio.Resta per tutto il giorno immobile accanto al padrone e sembra felice,gli basta quello per non cercare altro.Neppure il più fedele e pio di noi umani riuscirebbe a fare altrettanto,neppure per la persona che più ama al mondo.Quale sarà il segreto dei cani?

(Se non sapete chi sia Hachiko fate una ricerca su Internet)

Tutti citano Pier Paolo Pasolini: noi ve lo facciamo leggere, per intero


Io no, amici. Avete facce di figli di papà. Buona razza non mente. Avete lo stesso occhio cattivo. Siete paurosi, incerti, disperati (benissimo) ma sapete anche come essere prepotenti, ricattatori e sicuri: prerogative piccoloborghesi, amici. Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte coi poliziotti, io simpatizzavo coi poliziotti! Perché i poliziotti sono figli di poveri.Vengono da periferie, contadine o urbane che siano.Quanto a me, conosco assai bene il loro modo di esser stati bambini e ragazzi, le preziose mille lire, il padre rimasto ragazzo anche lui, a causa della miseria, che non dà autorità. La madre incallita come un facchino, o tenera, per qualche malattia, come un uccellino; i tanti fratelli, la casupolatra gli orti con la salvia rossa (in terreni altrui, lottizzati); i bassisulle cloache; o gli appartamenti nei grandi caseggiati popolari, ecc. ecc.

E poi, guardateli come li vestono: come pagliacci, con quella stoffa ruvida che puzza di ranciofureria e popolo. Peggio di tutto, naturalmente, é lo stato psicologico cui sono ridotti (per una quarantina di mille lire al mese): senza più sorriso, senza più amicizia col mondo, separati, esclusi (in una esclusione che non ha uguali); umiliati dalla perdita della qualità di uomini per quella di poliziotti (l'essere odiati fa odiare).Hanno vent'anni, la vostra età, cari e care. Siamo ovviamente d'accordo contro l'istituzione della polizia. Ma prendetevela contro la Magistratura, e vedrete!I ragazzi poliziotti che voi per sacro teppismo (di eletta tradizione risorgimentale) di figli di papà, avete bastonato, appartengono all'altra classe sociale.A Valle Giulia, ieri, si è cosi avuto un frammento di lotta di classe: e voi, amici (benché dalla parte della ragione) eravate i ricchi, mentre i poliziotti (che erano dalla parte del torto) erano i poveri. Bella vittoria, dunque, la vostra! In questi casi, ai poliziotti si danno i fiori, amici.[...]

Pier Paolo Pasolini "pagine corsare"

Credo non ci sia nulla da aggiungere


Niko Orsini

Prima serata Frews: il direttore Gibertini incontra la criminologa Bruzzone

Bruzzone e Gibertini foto A. Grutt
 Frews in mezzo alla gente, Frews al Pub, Frews incontra gli autori. Si è svolta ieri sera la prima serata Frews in collaborazione con la associazione Culturale Ad Maiora per il ciclo di incontri "I sentieri di Enzo". Obiettivo dichiarato delle serate nel Pub è quello di portare la cultura anche fuori dal Centro : "Il metodo è lo stesso di Fres - ha detto il direttore - ovvero parlare con la gente che non frequenta i soliti siti, virtuali e reali, ed incontrarla dove vive, dove la sua vita pulsa, divisa tra famiglia e lavoro. Roma è uan città immensa e c'è gente che per scendere in centro per una serata culturale deve prendersi ore di permesso dal lavoro. Così Frews. Gli altri siti danno confusione e tutto, noi portiamo a casa del lettore una notizia di qualità che è scritta col cuore e col commento nostro, quindi originale e vissuta".

interno Pub Best cafè - foto A. Grutt


Madrina e prima autrice della serata è stata la famosa criminologa Roberta Bruzzone che ha presentato, davanti ai trenta partecipanti, il suo libro "Chi è l'assassino". Come lavora, e ragiona, una criminologa? Quali tracce osserva sulla scena del delitto? Come conduce un interrogatorio? Da quali elementi risale al movente di un omicidio? Come ricostruisce il profilo dell'assassino? Come riconosce i tentativi di depistaggio?

Roberta Bruzzone, criminologa, psicologa forense ed esperta di analisi e ricostruzione della scena del crimine, è stata consulente tecnico in alcuni degli episodi di cronaca nera più rilevanti degli ultimi anni, dalla strage di Erba all'omicidio di Sarah Scazzi. In questo libro ripercorre in prima persona tutte le tappe dei suoi casi più significativi: gli interrogatori, lo studio degli incartamenti, le analisi delle tracce sul luogo del delitto, i ragionamenti per entrare nella testa dell'assassino e risalire, passo dopo passo, al colpevole. I racconti della Bruzzone portano il lettore nel cuore delle dinamiche investigative più sofisticate, e negli anfratti più oscuri dell'animo umano.




La serata si è conclusa con la degustazione delle mozzarelle di Antonella de L'Isola del Gusto e con un brindisi offerto da Danilo titolare del Best Cafè di via della Pineta Sacchetti.

Prossimo appuntamento per Lunedì 19 marzo alle ore 18 con Fiamma Nirenstein autrice del Libro "A Gerusalemme".


Vi mando come pecorelle in Val Di Susa in mezzo ai lupi

Tutti parlano di lui (finalmente), del giovane carabinieri di Oristano che ha resistito, impassibile, agli insulti ed alle provocazioni del contestatore No Tav che, vedendosi circondato da telecamere, sperava nel colpo grosso per diventare celebre, un eroe nazionale, mentre ora il video di Corriere TV lo tramanderà per sempre come il vigliacco globale.
Si, vigliacco, perché è troppo facile trincerarsi dietro un guard rail, protetto dalle telecamere, sperando che l'infame poliziotto o carabiniere ti colpisca per poi finire con una targa appesa in una sala della Camera dei Deputati.
L'eroe invece è quel carabiniere che insultato nell'orgoglio, nel coraggio, nell'intimo, ("dai anche i bacini alla tua ragazza con quella mascherina così non gli attacchi le malattie?) rimane fermo, fa il suo dovere (come dirà dopo) e ritorna nell'ombra, dietro le quinte a compiere il suo lavoro.


Il Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli, elogia il suo carabinieri "per la compostezza professionale dimostrata, che ha impedito ad una situazione delicata di degenerare": il giovane sarà insignito di un encomio solenne.
Mi è venuto in mento quel brano di Vangelo di Matteo che dice: ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi.
Non so se è venuto in mente anche al Comandante Gallitelli, a quel giovane carabiniere, al provocatore con la barba rossa.

Ad ognuno il suo ruolo, nella vita come nel Vangelo.

Del vigliacco si sa tutto, si chiama Bruno Marco. Del Carabiniere non si sa giustamente nulla. Meglio.Così tutti noi potremo identificarci con l'anonimo cittadino, mentre di Bruno Marco ne basta uno solo.


La necessità di un divorzio più breve possibile nell' interesse della donna e dei figli.



Nel 1996 l' OMS ha definito la violenza domestica come: " ogni forma di violenza fisica, psicologica o sessuale che riguarda tanto i soggetti che hanno avuto o si propongono di avere una relazione intima di coppia, quanto soggetti che all' interno di un nucleo familiare più o meno allargato hanno relazioni di carattere parentale o affettivo".

In Italia 6,7 milioni di donne tra i 16 e i 70 anni ( che corrisponde al 31,9% delle donne in questa fascia d'età) hanno subito violenza fisica o sessuale nel corso della vita.

Il 69,7% degli stupri è opera di un partner ex o attuale.

Ma il 93% delle violenze causate dal partner non viene denunciato e cosa ancora più grave, solo il 18,2% delle donne considera la violenza subita in famiglia un reato.

Sono dati dell' indagine ISTAT del 2007.

Questi numeri sono aumentati vertiginosamente.

Rifletto,dunque, sul pensiero comune di chi afferma che il matrimonio non ha più valore, che ci lasci al primo ostacolo così come fosse niente o come se la" promessa"non fosse stata mantenuta.

Rifletto su chi insiste a considerare la separazione o il divorzio un grave danno per i figli che si trovano, loro malgrado, a sopportarla.

Si deve però anche tenere conto di quante volte la separazione e il divorzio siano per alcuni di loro l' unica ancora di salvezza.

I dati parlano chiaro!

Impossibile non tenerne conto e continuare a negare le tante violenze consumate all' interno della sfera familiare dalle donne che sono coloro che hanno dato il respiro, il cuore e la vita per le loro creature.

Ancora una volta ci si scontra con coloro che credono nei cambiamenti, negli aiuti esterni di specialisti che dovrebbero curare la mente malata di un uomo che non ha alcuna considerazione e rispetto per la donna che ha sposato.

E quindi, è necessario che i coniugi debbano restare uniti?

Se nella coppia si deve mettere al primo posto l' amore, come ci si deve comportare quando a questo viene sostituita la brutalità?

E' logico giustificare quel 93% di donne che si rifiutano di denunciare per paura, per il senso di colpa che provano nei confronti dei figli e per non essere mandate fuori di casa senza soldi e senza possibilità di ripresa?

No, non si può giustificare!

Giustifico invece il diritto di ogni donna maltrattata fisicamente e psicologicamente di poter chiedere e ottenere prima la separazione e poi un divorzio nel minor tempo possibile.

Lo chiamano " breve". Ma saranno brevi 2 anni per queste donne? Siamo sicuri che nell' arco di questo tempo qualcuna di loro non finirà sulle pagine di cronaca nera? Siamo sicuri che qualcuna non continuerà ad essere picchiata, violentata nell' intimo e umiliata?

Per esperienza personale posso affermare che il male non si ferma ma aumenta senza fine.

I bambini , che naturalmente, sono insicuri e fragili assistono alle liti dei genitori e questo scatena in loro diverse paure. E le paure producono angoscia.

I genitori sono responsabili della maturazione interiore del bambino.

Se perdurano i dissidi fra i due , se si mettono in luce difronte ai figli i torti dell' altro, non ci saranno né stima né affetto da parte di questi che hanno diritto all' attenzione e all' amore.

Secondo il mio parere il divorzio per questi casi non è solo necessario ma dovrebbe arrivare con la prima denuncia.

Gli uomini che lasciano segni visibili lasciano per sempre anche segni invisibili più grandi e imperdonabili.

Non c'è speranza di metamorfosi. Restano gli stessi.

La legge purtroppo non aiuta...e a volte peggiora solo le cose.

Anche chi denuncia non può nulla. Le pene, quelle vere, valgono solo in caso di omicidio.

Perchè si fa un gran parlare ma alla fine è questa la verità e la vita. Tutto si risolve con un breve colloquio di 15 minuti davanti alle autorità competenti.

E poi si torna a casa e si finisce per aspettare la separazione e il divorzio in una camera sempre chiusa a chiave perchè la cattiveria è ai massimi livelli e il terrore paralizza.

Perciò ringrazio coloro che hanno, finalmente, ripreso la discussione su questo tema.

Perchè, francamente, credo che per le donne questa sia una piccola, anche se mai riparatrice, vittoria.

Nessuno potrà ridarci indietro la vita, ma fare in modo che la dignità ritrovata ci porti ancora a sperare non è un privilegio ma un diritto e un miracolo.




Sarah MYLIZ











Non so che cosa mi attende oggi, ma Tu lo sai

"Signore io non so cosa mi attende oggi ma so che lo sai tu e tanto mi basta". Il parroco riporta questa frase di una Santa Francese condannata a morte e recitata prima di salire al patibolo. Tanto mi basta per questa giornata e questo Marzo che iniziano portando le loro e le nostre novità, che non sappiamo.
Tanto mi basta per sperare di poter avere anche io questa certezza, questa solidità, diciamolo, questa Fede. Si potrebbe anche vivere più sereni così facendo, ma come è possibile?
L'incognita non solo del domani ma a volte dell'oggi, del pomeriggio, ci attanaglia e non ci fa vivere sereni.
Chissà che questo cammino ci porti anche questa certezza per dire ogni giorno "buongiorgio" tanto, lo sai Tu, quello che succederà.
Buongiorgio

Oggi è S.Albino. Nomi Elide, Enrico. Frase di Nobel.



1 marzo 2012 segno zodiacale: Pesci

Il sole sorge alle 6.58 e cala alle 17.48

S. ALBINO di ANGERS Nasce intorno al 470. Albino fu monaco e quindi abate per 25 anni, a Nantilly, nei pressi di Saumur.

Nel 529 fu eletto per acclamazione popolare, vescovo di Angers.

Fu uno dei promotori del terzo Concilio di Orleans, che riformò la Chiesa dei Franchi con grande fermezza.

E' ricordato come difensore dei poveri e dei prigionieri.

Inoltre richiamò i signori merovingi al rispetto del vincolo matrimoniale.

Muore il 1 marzo 550.

NAME OF THE DAY: Female ELIDE deriva dal greco Elis o Elidòs ed è il nome di un antica regione del Peloponneso occidentale. Si festeggia il 1 novembre, festa di tutti i Santi. La sua pietra è l'opale.

Male ENRICO deriva dal germanico Haimrich e significa "persona potente, dominatore nella sua patria". Si festeggia il 13 luglio. La sua pietra è l'ametista.

" La speranza è quel velo della natura che nasconde le nudità della verità.

Alfred Nobel